Specie visitate dal veterinario aviare

Le specie aviari stanno diventando sempre più comuni nelle nostre case, come animali d’affezione e come soggetti allevati amatorialmente. La loro particolare biologia e fisiologia li rende animali molto differenti dai classici pets carnivori, come cane e gatto, con cui siamo abituati ad interfacciarci. La principale nozione che dobbiamo conoscere è che la maggior parte delle specie aviari di cui ci prendiamo cura, rapaci esclusi, sono ANIMALI PREDA. Questo significa che i sintomi di malattia sono spesso nascosti e molto limitati, soprattutto ad occhio inesperto. Questo perché le prede in natura sono biologicamente portate a non manifestare i sintomi di malessere, onde evitare di essere cacciate dai predatori che ovviamente sceglieranno di alimentarsi degli animali malati in quanto più facilmente attaccabili.

Proprio per questo, la medicina preventiva di questi animali risulta di fondamentale importanza per favorirne il benessere fisico ma anche psicologico. Un ordine in particolare, quello degli Psittaciformi (pappagalli) comprende specie con altissimo quoziente intellettivo che, di conseguenza, hanno particolari necessità gestionali che se non messe in atto potrebbero portare gli animali a sviluppare patologie comportamentali.

PAPPAGALLI

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Gli Psittaciformi sono un ordine tassonomico che attualmente comprende più di 400 specie, suddivise in 4 famiglie. Tendenzialmente ogni specie presenta delle esigenze particolari che vanno opportunamente conosciute da tutti i proprietari e gli appassionati di questi animali. Molte specie possiedono un quoziente intellettivo pari a quello di un bambino di 4 anni e presentano una socialità molto spiccata. Per questo motivo sono animali ormai molto diffusi nelle nostre case come soggetti d’affezione, risultando dei compagni di vita straordinari.

PASSERIFORMI

Questo ordine di uccelli comprende diverse migliaia di specie, alcune di queste allevate in cattività da molti secoli. Il regime alimentare è vario, comprendendo specie granivore, insettivore e frugivore. I passeriformi maggiormente allevati in cattività fanno parte della famiglia dei Fringillidi. Le specie più conosciute sono i canarini (Serinus canaria), i cardellini (Carduelis carduelis), i verdoni (Carduelis chloris), i verzellini (Serinus serinus), i lucherini (Carduelis spinus), i ciuffolotti (Pyrrhula pyrrhula) e molti altri.

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RAPACI

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Questo gruppo di animali comprende molte specie predatrici che affiancano l’uomo nella falconeria da migliaia di anni. Questa pratica antica nacque come attività venatoria per procurarsi il cibo ma nei secoli è diventata una vera e propria arte ed uno sport molto amato.

Pur essendo animali gestiti da diversi secoli dall’essere umano, ad oggi ancora vengono commessi molti errori nella loro detenzione che ne compromettono il benessere fisico e psichico.

COLUMBIFORMI

Ordine di uccelli allevato per molteplici scopi, comprende circa 300 specie. Dal punto di vista storico-culturale, questo animale viveva accento all’essere umano già durante il periodo degli Egiziani. Conoscere dettagliatamente la fisiologia ed etologia di questi animali ci aiuta molto non solo nella gestione di questi uccelli in cattività ma anche nella salvaguardia delle popolazioni in ambiente urbano e rurale, pur preservando la sanità pubblica.

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GALLIFORMI

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Questo ordine comprende diverse specie a noi molto note come polli, tacchini, faraone, pavoni, quaglie, pernici, fagiani e altri. Animali dalla biologia ed etologia davvero interessanti che spesso purtroppo risultano molto sottovalutati, sia dal punto di vista etologico che da quello medico-sanitario. La gestione amatoriale o di piccoli allevamenti di Galliformi è sempre più comune e spesso emergono molti problemi che potrebbero essere facilmente evitati avendo accurate nozioni sulla corretta gestione delle specie, sulle modalità di costruzione e disinfezione dei pollai, sulla prevenzione delle principali patologie infettive e parassitarie e tanto altro.

ANSERIFORMI

In questo ordine sono comprese quasi esclusivamente specie acquatiche o semi-acquatiche come oche, cigni, anatre. Alcune di queste specie sono spesso visibili anche in allo stato selvatico nel nostro paese e conoscerne la biologia risulta molto interessante. La gestione di questi animali spesso prevede la creazione di veri e propri habitat che spesso potrebbero attirare anche uccelli selvatici. L’assistenza medico veterinaria durante questi processi non dovrebbe mai essere ritenuta secondaria in quanto, in vista soprattutto della loro particolare fisiologia, questi animali presentano particolari esigenze.

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